mercoledì 23 aprile 2014

Il mio respiro per chi è rimasto senza

Questo post è dedicato al progetto "il mio respiro per chi è rimasto senza", che mi lega all'Associazione Malati Ipertensione Polmonare, e che ha un'unica finalità: quella di combattere contro una malattia carogna che "toglie il fiato" alle persone, usando le armi della visibilità e dell'informazione.
  
Una malattia che ti lascia senza respiro...ecco perché ormai tanti runner, che proprio perché runner riescono a comprendere il "valore" del respiro, hanno deciso di donare "il proprio respiro a chi è rimasto senza".
  
E così questo slogan è diventato uno dei simboli di questa battaglia, e soprattutto di questo binomio forte che si è creato tra il podismo solidale e l'AMIP, associazione che si batte strenuamente contro l'Ipertensione Polmonare e che è guidata da un personaggio straordinario che risponde al nome di Vittorio Vivenzio.
 
Questo progetto ha coinvolto tanti atleti della Podistica Solidarietà e della Tibur Ecotrail, in un'unica missione scandita dal motto principale dell'AMIP: INSIEME SI PUO'.
 
Tutto è iniziato da un incontro quasi casuale, quello tra me e una mail inviata da Annalena Bonelli, una delle anime dell'associazione, che riuscì ad attrarre la mia attenzione a poco più di un mese dalla 29a edizione della Maratona di Roma. Conteneva una sorta di appello alla ricerca di atleti che fossero disponibili a correre con i pettorali dell'associazione. L'AMIP su suggerimento di una sua socia, Silvia Vecchioli, aveva deciso di usare la Maratona di Roma come veicolo di visibilità per la propria associazione acquisendo due pettorali "solidali", ma non avendo conoscenze nel mondo podistico non aveva ancora trovato due podisti che la rappresentassero sul percorso di 42 chilometri.
  
A un mese dalla Maratona ormai i giochi erano fatti: chi aveva deciso di correrla era già iscritto, chi aveva deciso di non correrla non aveva più i tempi necessari per poterla preparare adeguatamente. Io ero tra quelli che avevano deciso di "non correrla" e quindi non avevo nelle gambe i chilometri necessari per affrontare la sfida.
  
Ma come si poteva restare insensibili a un appello così accorato? La cosa che mi colpì di più di quella mail fu proprio la descrizione di quella infame malattia che risponde al nome di Ipertensione Polmonare, una malattia che "lascia senza respiro". I riferimenti simbolici alla nostra passione, quella della corsa, erano veramente troppo forti per poterli ignorare.
   
Decisi immediatamente e diedi la mia disponibilità a sostenere l'AMIP con il mio respiro, anche se sapevo che quella sarebbe stata una vera e propria "maratona" di sofferenza. Coinvolsi subito il mio coach, Pino Coccia, presidente della Podistica Solidarietà, il quale mi sostenne nonostante sapesse bene che il mio fisico non era pronto a quello sforzo; ma di fronte a una missione solidale, uno come lui non poteva certo tirarsi indietro.

In questo modo prese il via questo progetto a cui aderirono entusiasticamente tanti compagni di squadra e soprattutto gli amici della Tibur Ecotrail, guidati da Massimiliano Rossini e Serena Latini.

Ricordo ancora il giorno in cui incontrammo Giorgia, una giovane ragazza colpita da questa malattia, ma soprattutto una bravissima fotografa che immortalò la nostra sfida con delle splendide fotografie. Un incontro che ci diede una carica incredibile, cementando ancora di più questo rapporto.
  
Un altro atleta della Podistica Solidarietà, Francesco Paro, prese in consegna l'altro pettorale disponibile, ma il giorno della Maratona erano tantissimi gli atleti che portavano i simboli di questa battaglia contro l'Ipertensione Polmonare.

Da allora questo rapporto ha continuato a svilupparsi e sono state tante le iniziative "podistiche" che hanno sottolineato l'importanza di questo impegno contro la malattia. Il Tibur Eco Trail, la Gara della Solidarietà di Tagliacozzo, ancora la Maratona di Roma del 2014, che ha visto i malati di IP impegnarsi addirittura nella stracittadina di 5km, dimostrando tutta la loro volontà di non arrendersi.

Non si può non ricordare l'impresa titanica di Stefano Corrado, che ha percorso i 330 km del Tor Des Geants, con una maglia con sopra scritto: "Io corro con l'AMIP".
 
Il 4 maggio del 2014, in occasione della prima edizione della Tibur Eco Maratona, verrà celebrata la Giornata internazionale contro l'Ipertensione Polmonare. Quel giorno i soci dell'AMIP si distribuiranno sul percorso contribuendo a fornire il necessario supporto agli atleti in gara. Un rapporto che cresce e  diventa sempre più stretto. 

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