venerdì 31 luglio 2015

Passione per la vita

 

Ci ho pensato un po' prima di scrivere qualcosa su Giorgia dopo la sua tragica scomparsa. Ho avuto bisogno di far decantare le mie emozioni e soprattutto il senso di rabbia e frustrazione che mi aveva assalito.
 
La storia di questa splendida ragazza mi ha colpito profondamente e soprattutto mi ha regalato un grande insegnamento che porterò dentro di me per sempre, un insegnamento che spero di trasmettere ai miei figli e a tante altre persone.


 
La tenacia con cui ha continuato a lottare contro quella malattia carogna che si era impadronita della sua vita è di per se una lezione per tutti noi. Ma la lezione più importante è in quelle frasi con cui Giorgia aveva introdotto il suo libro, "A Sinistra del Cuore", in cui aveva voluto raccontare la sua storia: "Sono Giorgia e ho 17 anni. Da oltre sette anni l'Ospedale Bambino Gesù di Roma è un po' la mia seconda casa. Dovendo trascorrere molto tempo fra quattro mura, ho imparato ad apprezzare quello che c'è fuori. E' per questo che non voglio raccontare solo la mia malattia, ma la passione che ho per la vita".
La passione che ho per la vita
 
Una frase sublime se pronunciata da una ragazza che ha dovuto convivere con la sofferenza, che ha dovuto rinunciare a tante di quelle cose che normalmente caratterizzano la vita di un'adolescente, ma che non ha mai smesso di amare la vita, di amare le persone che le stavano intorno, di emozionarsi. Una ragazza con un'anima immensa racchiusa in un corpo fragile.
 
Giorgia è stata il punto di riferimento della lotta che molti runner hanno dichiarato all'Ipertensione Polmonare, una lotta combattuta al fianco dell'Associazione Malati Ipertensione Polmonare, con il pieno coinvolgimento della Podistica Solidarietà e della Tibur Ecotrail. Il progetto "il mio respiro per chi è rimasto senza" è oggi il "luogo" dove si incontrano tante persone che amano la corsa e che vogliono dare il loro contributo a una battaglia senza tregua.

 
Giorgia era stata la vera "madrina" di questo progetto, immortalandolo con una serie di fotografie in grado di trasmettere tutta la sua voglia di vivere, come una qualsiasi ragazza. La sua passione per la fotografia era travolgente, in grado di andare oltre la grande sofferenza provocata dall'Ipertensione Polmonare. Aveva raggiunto la terrazza antistante l'ingresso del Bambin Gesù con grande fatica, ma appena presa in mano la macchina fotografica aveva messo completamente da parte la sua malattia ed era diventata padrona della scena. Ricordo ancora l'autorevolezza con cui ci aveva "messo in posa" e aveva trasformato i nostri sguardi spauriti.
 
Ci furono altre occasioni per incontrare Giorgia. Gli avevamo consegnato anche le medaglie conquistate alla Maratona di Roma, che avremmo desiderato si trasformassero in un vero e proprio amuleto che l'aiutasse a vincere la sua personale battaglia.
 
Lo scorso anno Giorgia ci aveva sorpreso un po' tutti quando era venuta a trovarci a Tagliacozzo, a presenziare alla bellissima manifestazione organizzata dal duo Serena Latini e Massimiliano Rossini e dedicata proprio alla battaglia contro l'Ipertensione Polmonare. Quel giorno sperammo tutti che Giorgia ce l'avesse finalmente fatta, che avesse "scollinato", e stesse affrontando la meritata discesa verso il suo personale traguardo, quello di una vita "normale".

Purtroppo ci eravamo illusi e questo ha reso ancora più difficile accettare la notizia della sua scomparsa. Ma Giorgia continuerà a vivere nei nostri cuori, nei nostri ricordi, nelle nostre corse, ma soprattutto nella volontà di continuare a dare il nostro contributo alla battaglia contro l'Ipertensione Polmonare. Con la speranza che in futuro nessuna altra ragazza debba vivere la stesse esperienza di Giorgia. 

In chiusura vorrei rivolgere un pensiero alla sua fantastica famiglia, in grado di riempire di amore la
sua breve ma intensa vita. Un pensiero anche per Vittorio Vivenzio e per tutta l'Associazione Malati Ipertensione Polmonare, un'associazione che non ha fatto mai mancare il suo pieno sostegno a Giorgia e alla sua famiglia.

Vivere la vita con passione, anche quando si attraversano momenti difficili. Questo è il più grande insegnamento che Giorgia ci ha voluto lasciare, un insegnamento che non dovremo mai dimenticare.