Non ho statistiche precise sull'argomento, ma la percezione è che il movimento podistico stia continuando a crescere, soprattutto sul piano dei numeri. Il calendario è ormai saturo e ogni weekend si contendono la scena un numero significativo di eventi di rilievo. Anche la partecipazione è in continuo aumento, così come le associazioni podistiche.
Ma un movimento non può crescere solo dal punto di vista quantitativo, e anche la qualità ha la sua importanza. Chi si assume la responsabilità di organizzare un grande evento, come lo era la Chocomarathon di oggi, deve assicurarsi di avere i mezzi e le capacità per farlo. Deve accertarsi di poter garantire un servizio qualitativamente all'altezza delle legittime aspettative di chi vi partecipa.
Ora non vorrei accanirmi nei confronti di questa competizione e di questa organizzazione, perché il mio è un discorso più generale. Io sono molto tollerante nei confronti delle organizzazioni, perché comprendo quanto sia complesso organizzare grandi eventi podistici, soprattutto in questo momento, con gli effetti della crisi economica, che comprime le risorse, e con la scarsa cultura sportiva del popolo italiano. Però ci sono dei parametri di qualità che non possono essere ignorati.
Personalmente non assegno grande importanza a indicatori come il contenuto del "pacco gara", che invece sono spesso oggetto di discussione: ho già una casa piena di "maglie tecniche", che ogni tanto sono costretto a regalare per mantenere una sana convivenza civile nella mia famiglia.