lunedì 21 aprile 2014

Da un orange a un altro

Questo è certamente uno dei mie scritti più difficili e anche dei più sofferti, trovandomi a descrivere un passaggio molto forte sotto il profilo emozionale.

Dalle prossime gare correrò con una nuova maglia, quella della Tibur Eco Trail, un  gruppo podistico nato da una costola della Podistica Solidarietà, di cui conserva il colore orange e i valori del podismo solidale.

Una scelta molto sofferta, che negli ulimi giorni ho ritenuto inevitabile per ritrovare una mia serenità interiore che ultimamente avevo evidentemente smarrito. Il mio rapporto con la Podistica Solidarietà è stato da subito un rapporto viscerale, caratterizzato da un forte senso di appartenenza e soprattutto dall'orgoglio di far parte di una comunità di persone fantastica, guidata da un uomo eccezionale che risponde al nome di Pino Coccia.

Per me Podistica Solidarietà è stata, ed è ancora, molto di più di una squadra podistica e Pino Coccia molto di più di un presidente. Certo, non posso essere ipocrita: è evidente che qualcosa negli ultimi tempi in questo rapporto non ha funzionato. Alcuni giorni fa un podista solidale, uno di quelli che ho sempre stimato, mi ha scritto un pensiero che è una sintesi perfetta del mio disagio: "a volte lo spirito di gruppo e il fare squadra viene frainteso e si finisce col limitare la libertá di agire e pensare delle persone e ovviamente quando si raggiunge quel limite non ha piú senso stare insieme". 

Quando un rapporto viene vissuto da entrambe le parti con grande intensità può succedere anche questo e proprio per preservare questo rapporto integro oggi preferisco fare questa scelta. La Podistica Solidarietà è un bene primario da salvaguardare da ogni personalismo per i valori che essa ha rappresentato e per quelli che mi auguro continuerà a rappresentare. La Podistica Solidarietà è una comunità formata da belle persone, delle quali mi onoro di essere amico e delle quali sarò sempre il primo tifoso. Del resto è mia intenzione continuare ad essere socio di questa comunità, anche se correrò sotto le insegne della Tibur Eco Trail. 

Voglio infine ringraziare gli amici della Tibur Eco Trail, in particolare Massimiliano Rossini e Serena Latini, per avermi accolto con grande simpatia ma soprattutto con grande grabo e rispetto, tenendo quindi conto del mio travaglio interiore. Spero in futuro di onorare la maglia della Tibur, come penso di aver sempre fatto con la maglia della Podistica Solidarietà. In alto i cuori.

4 commenti:

  1. Nella vita come srive Susanna Tamaro "va dove ti porta il cuore", non solo un muscolo, ma epicentro nevralgico del nostro essere. Auguri mister zac

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