giovedì 3 luglio 2014

Trail Running - #3 - L'uso dei bastoncini

Il Trail Running è una particolare variante della corsa, o più in generale del podismo, che si svolge su percorsi di montagna, quei percorsi cioè che sono tipici dell'escursionismo. Gli stradisti che affrontano le prime prove Trail si pongono una serie di domande su questa specifica specialità. Io con questi post dedicati cerco di fornire qualche risposta a queste domande raccontando la mia esperienza di "tap runner", cioè di uno che affronta il Trail con uno spirito moderatamente competitivo, senza l'assillo del tempo e della velocità.
  
C'è sempre una grande discussione intorno all'uso dei bastoncini da trekking nelle gare di Trail Running. Ricordiamo che il Trail Running viene considerato in qualche modo la versione competitiva del trrekking e quindi la domanda intorno all'uso dei bastoncini è sostanzialmente legittima. 
La mia esperienza, e un po' di studi fatti sull'argomento mi portano a dire che l'uso dei bastoncini ha un "ritorno positivo" in salita e in discesa, mentre nei tratti pianeggianti, dove si corre di più, diventa di fatto un'aggravante.
  
In salita è provato il beneficio dell'uso dei bastoncini in termini di riduzione dello sforzo muscolare a livello delle gambe, almeno il 15% in meno, e questo perché una parte dello sforzo muscolare complessivo viene assorbito dai muscoli delle braccia. Personalmente posso affermare con certezza che in salita il beneficio si ripercuote anche a livello della schiena. Salite lunghe e ripide caricano molto i muscoli della schiena, mentre con i bastoncini parte di questo carico viene assorbito dalle braccia e dalle spalle.
   
In discesa la discussione è più accesa, ma è comunque provato che l'uso dei bastoncini riduce il carico sulle ginocchia, anche in misura considerevole. Dal mio punto di vista i bastoncini in discesa possono diventare uno strumento di sicurezza, perché aumentano i punti di appoggio, favorendo stabilità ed equilibrio.
  
Nei tratti pianeggianti invece i bastoncini diventano un'aggravante, perché il loro uso, impegnando molto di più i muscoli della parte superiore del corpo, aumenta il consumo energetico: con i bastoncini, quando si corre in pianura, si fa più fatica. Nei tratti pianeggianti è quindi opportuno usare bastoncini telescopici (a 3 sezioni), per poterli richiudere (accorciare) e riporre nello zaino. 
    
In virtù delle considerazioni sopra esposte è chiaro che la scelta di usare i bastoncini dipende totalmente dal tipo di percorso, dalla percentuale di salite e di discese, dal loro dislivello. Maggiore è la complessità "tecnica" del percorso, maggiore sarà l'opportunità di usare i bastoncini.
  
I bastoncini migliorano anche la circolazione sanguigna a livello degli arti superiori, evitando il tipico gonfiore delle mani che si verifica "in quota". 
  
Per quanto riguarda la tipologia di bastoncini, si consiglia l'uso di bastoncini telescopici a tre sezioni, così da poterli riporre tranquillamente nello zaino quando non si usano. La punta deve essere in acciaio antiusura e per questo il loro uso deve essere sempre fatto in modo coscienzioso, evitando di creare problemi agli altri runner. Per intenderci meglio, quando i bastoncini vengono riposti nello zaino, la punta deve essere rivolta verso il basso. Nelle fasi in cui vengono tentuti in mano, senza usarli, le punte devono essere sempre rivolte verso il basso e in avanti. 
  
Chiaramente meglio privilegiare la leggerezza, ma senza eccessi, perché i materiali troppo leggeri sono spesso anche più fragili. E' quindi opportuno ricercare un giusto equilibrio tra leggerezza e solidità. 
  
I bastoncini telescopici sono attrezzi allungabili e la lunghezza migliore dipende dall'altezza del runner. L'altezza giusta è quella che posiziona il braccio e l'avambraccio ad angolo retto con il bastoncino impugnato correttamente.

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