domenica 11 maggio 2014

Un weekend all'INFERNO

Un weekend terribile, terribilmente faticoso, ma terribilmente divertente, iniziato con la mia prima "MUD RUN" e terminato con una gara di 10 km con un percorso bellissimo ma certamente impegnativo.
 
Ma andiamo con ordine e ritorniamo a un paio di mesi fa quando, colto da un improvviso raptus, formalizzavo la mia iscrizione a una "corsa pazza" il cui nome "INFERNO" non lasciava spazio ad equivoci.
 
Ieri sono arrivato a Firenze, al mio appuntamento con l'INFERNO, con tanti dubbi, la maggior parte dovuti al mio recente infortunio: fare una corsa di questo tipo, con la prospettiva di dover affrontare 34 ostacoli con una caviglia in disordine, bloccata da un rigido tutore, non è proprio il massimo della tranquillità.
  
Fortunatamente la presenza rassicurante di amici come Iolanda, Alessandro, Marco e Valter, la splendida giornata e la bellezza del Parco dei Renai contribuiscono restituirmi qualche certezza in vista della partenza. 
 
Ma i 34 ostacoli previsti dal programma sono lì per tendere agguati continui alla mia caviglia, e non solo alla mia caviglia, visto che alla fine della gara avrò dolori sparsi in tutto il corpo anche a causa delle cadute accumulate nella "Lorda Pozza", certamente il peggiore, ma anche il più divertente, degli ostacoli superati. La "Lorda Pozza" è una sequenza di pozze ricolme di fango argilloso, dalle quali è veramente difficile riemergere. Solo le poderose spinte di chi ti segue e le mani generose di chi ti precede ti consentono di risalire sull'argine, per poi cadere ancora nella successiva pozza e ricominciare da capo.
  
Insomma una vera pazzia, fortunatamente finita nel migliore dei modi, con un grande sorriso una volta giunti al traguardo dopo aver percorso quasi 16 km. Distrutti ma felici. Muretti, salite impervie,  discese ripide, balle di fieno, container, carboni ardenti, funi, pneumatici, reti, tratti di lago...tutto questo è stato il nostro INFERNO.
  
Torno a casa di mia sorella pensando a un weekend di riposo, dopo la grande fatica, ma un altro "pericolo" è in agguato. Vengo infatti a scoprire che domenica mattina si corre la GUARDA FIRENZE, una gara di 10 km giunta alla 12a edizione. Ed ecco la provocazione che non ti aspetti, da persone che dovrebbero volerti bene: "Noi andiamo domani mattina, perché non vieni anche tu?".
 
Queste sono provocazioni molto forti per un runner, e infatti, domenica mattina mi ritrovo in Piazza del Duomo, con un abbigliamento improvvisato, pronto per fare un "defaticamento" post-INFERNO. Almeno questa è la "favoletta" che racconto a me stesso e ai miei familiari. Proprio in Piazza del Duomo scopro che GUARDA FIRENZE, non significa fare una tranquilla corsetta nel centro storico per osservare le bellezze di Firenze, ma significa arrampicarsi fino Piazzale Michelangelo, 3 km di salita, da dove si gode uno splendido colpo d'occhio di questa meravigliosa città.  
 
Sono turbato, anche se mi fa piacere sentire lo speaker affermare che tra i runner che si accingono a partire ce ne sono alcuni che sono reduci dall'INFERNO: una frase interpretata come una sorta di omaggio alla mia follia.   
 
Mentre corro per le strade di Firenze, mentre mi arrampico verso Piazzale Michelangelo, penso che il mio cuore è diviso in due e una parte di questo sta correndo a Roma, nella Run for Children, con il pettorale 329, una corsa a sostegno di un grande progetto per l'infanzia.
 
L'arco di arrivo della GUARDA FIRENZE, mette fine a un grande weekend di sport. Si rientra a Roma, ripensando alla fatica provata, al timore di non farcela, alle tante risate, alla soddisfazione di tagliare il traguardo e soprattutto...alla "Lorda Pozza". 

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