domenica 12 ottobre 2014

Evviva il Trail

Dopo gare come quella di Cerveteri riesci a comprendere il vero spirito che anima il Trail, questa meravigliosa disciplina che si svolge a diretto contatto con la natura, una disciplina che riporta il runner dentro la sua dimensione più vera, dove può riuscire a provare emozioni autentiche. 
  
Attraverso il Trail, il runner può senz'altro rivivere il legame con il suo più antico progenitore, quello che correva nelle radure alla ricerca della sopravvivenza, e questo sia quando si trovava nel ruolo di cacciatore sia quando si trovava nel più scomodo ruolo di preda.  
  
Nel Trail Internazionale dei Millepiedi, che ha coinvolto i gruppi "Millepiedi" provenienti da vari paesi di Europa, ho potuto percepire in pieno questo spirito, e questo certamente grazie agli scenari naturali che hanno fatto da contorno a questa competizione (gli stessi già attraversati nell'Etrurian Trail e nella Notturna alle Cascate di San Giuliano), ma anche grazie allo spirito di grande festa che ha caratterizzato questo raduno, una vera festa di sport.
  
Un applauso quindi al gruppo Millepiedi, con in testa il suo Presidente Franco Iannilli, che ha spauto organizzare questa bella manifestazione, e un applauso a coloro che hanno collaborato attivamente nell'organizzazione, tra cui il gruppo Caere Trekking, capitanato dal mitico Sandro Vecchietti, che è l'autentico guru di questi boschi. 
  
Ma torniamo agli scenari, a questi boschi incantati che si trovano a così poca distanza dal mare. Quando si parla di queste zone, la mente visualizza quasi immediatamente l'immagine di una spiaggia, di un ombrellone, di una sedia a sdraio. Invece in queste zone ci sono ambientazioni naturali spettacolari, sicuramente più affascinanti e incontaminate di un mare che lascia molto a desiderare.  

Montagne, boschi, gole, fiumi e cascate, salite e discese a volte dolci e a volte più impervie...dove si può dimenticare il caos della vita cittadina, ma anche delle cosiddette "vacanze romane", fatte di lunghe file per raggiungere le località marine, e poi di un accalcarsi in spazi di pochi metri quadrati. 
  
In queste zone invece, dove è raro incontrare qualcuno, è possibile addirittura percepire la viva presenza di antiche civiltà, come quella degli Etruschi, che in queste luoghi hanno lasciato numerose testimonianze della loro "grandezza", la quale, ricordiamo, contribuì anche alla nascita e allo sviluppo della civiltà romana.

  
Certamente il passaggio alla Cascata di San Giuliano è un po' l'emblema di questa giornata, il momento clou di questo affascinante percorso. La si percepisce già a qualche chilometro di distanza, e questo rende ancora più piacevole la lunga salita che porta al cospetto di essa. La si intravede prima dall'alto, in modo sfuggevole e poi la si conquista dopo una ripida discesa. Anzi, a dire la verità, è la Cascata a conquistare il runner che arriva nel piccolo laghetto sottostante, immergendo i suoi piedi in quelle limpide acque e osservando gli splendidi giochi di colore provocati dalla lunga caduta, quasi 30 metri, del Fosso della Mola.  Ma il passaggio alla Cascata è solo il momento apicale di un percorso che ripaga costamentente la fatica necessaria a percorrerlo. 
  
Personalmente ho anche avuto il piacere di dividere questi bei momenti con degli amici come Germana e Stefano, e con tante altre belle persone conosciute in questa situazione. Mi sembra anche giusto ricordare i tanti incoraggiamenti ricevuti durante la corsa, soprattutto da persone di nazionalità diverse che hanno fatto da cornice a questo evento. Insomma una splendida giornata che mi ha consentito di apprezzare ancora una volta il vero spirito che anima, o dovrebbe animare, tutte le gare Trail.

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